Non mi addentro in tecniche di stima “agile”, dato che sono stime fatte da me in solitaria (in questo caso); ma qualche considerazione è però degna di approfondimento:

 

  • Sprint di durata fissa: non è una regola fissa, ma trovo pratico questo approccio. Tenere gli sprint cadenzati in maniera rigida semplifica le attività di condivisione e demo svolte con il resto del team, con il Cliente, con il Product Owner, crea un passo aziendale e crea un abitudine positiva che genera un’identità ed una cultura Aziendale chiara
  • Story Points: nella metodologia agile si parla di story points per stimare le user stories. Credo che il concetto di fondo sia creare un’ulteriore separazione e distinzione tra valore per l’utente ed approccio progettuale. In cima c’è sempre il Cliente, poi viene il progetto. Capito e fatto proprio questo concetto, allora si può essere più pratici. Io, come altri, trovo comodo fare l’uguaglianza 1 story point = 1 giorno uomo. Per me un giorno uomo è un giorno dedicato interamente all’attività (diciamo circa 8hh)
  • Stime omogenee: per poter meglio organizzare gli sprint è utile avere stime quanto più “simili”, ovvero con un numero di giorni non troppo variegato tra una stima e l’altra. Questo significa fare delle riflessioni aggiuntive sia nel caso di stime troppo basse (forse non vale la pena fare una user story specifica, ma conviene inglobarla in altre simili), ma soprattutto la lampadina deve accendersi quando la stima è decisamente alta rispetto alle altre. Quello è terreno fertile per fare un approfondimento finalizzato a separare la user story in più user story diverse. Questo processo non va forzato oltre misura (se suddividere la storia non ha senso, non fatelo solo per far riportare i numeri), ma nella mia (lunga) esperienza di stime ho visto che è quasi sempre possibile separare in più componenti la stima. In questo caso è però fondamentale riuscire ad individuare il valore per l’utente finale delle suddivisioni. Un esempio capitato nel progetto Discitur era la storia “Inserisci Lezione”, che tra le varie componenti cubava circa 13 sp (circa il doppio del resto delle storie); in questo caso la separazione fatta è stata in due user stories:

    • Inserisci Lezione - editor base –> come docente vorrei poter contribuire  inserendo una lezione da me svolta ed analizzata in modo da alimentare il circolo virtuoso della condivisione (6 sp)
    • Inserisci Lezione - editor Evoluto (rich) –> Come docente vorrei poter usare un editor evoluto in modo da inserire immagini, video ed effetti utili ed efficaci per la lezione (6 sp)

Grazie al fatto di avere stime quanto più omogenee tra loro consente di definire più facilmente gli sprint, in modo che siano a loro volta ordinati in maniera più aderente all’ordine di importanza dato alle user stories

Tags:

Updated:

Comments